Novità dell'attore e regista Giuseppe Oppedisano




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 Finche' morte non ci separi?...

- La Menzogna dell'Amore -

di G. Oppedisano

Debutta in prima assoluta al Teatro Tordinona, dal 6 al 10 marzo, -Finche' morte non ci separi?- (La menzogna dell’Amore), spettacolo scritto e diretto da Giuseppe Oppedisano, che ci conduce nelle dinamiche che portano al femminicidio e alla violenza sulle donne attraverso la riscrittura teatrale di storie realmente accadute.
E' un vero è proprio kolossal che racchiude in se sei storie e 27 personaggi (interpretati da 16 attori) per dare vita a un denso racconto dei tanti -amori bugiardi- che una donna puo' incontrare. Lo spettacolo, prendendo spunto da avvenimenti di cronaca attraversa tutti i tipi di violenza e di femminicidio; dalla violenza psicologica/economica, si sposta a quella etnico/religiosa, agli stupri di massa, alla violenza fra le mura domestiche per concludere con quella fra gli adolescenti, il bullismo e il branco. Un luogo d’attesa, un purgatorio, dove troviamo sedute a mo’ di raggiera le protagoniste che di volta in volta, rivivranno gli incubi, le paure, le sofferenze, gli orrori e gli errori dei loro amori infranti e malati. Tre realtà prenderanno vita. Passato/Presente; (prima dell’incontro con l’uomo che segnera' la loro vita) Le protagoniste, come in un’analisi di coscienza collettiva, si presentano e raccontano chi sono e come vivono. Presente; (dopo l’incontro, nella fase del loro rapporto di coppia) Le protagoniste vivono i momenti salienti della loro vita di coppia; gli episodi scatenanti del loro amore malato, giungendo all’atto conclusivo. Presente/Futuro; (cio' che rimane della loro esistenza e di un loro potenziale futuro) Le superstite raccontano il loro presente proiettato nel futuro; cos’e' rimasto delle loro vite per chi è sopravvissuta, mentre per chi non lo e' parlera' l’anima, che rimpossessandosi per pochissimo tempo del corpo, narrera' l’accaduto, per poi tornare nel regno dei morti. I moderatori come dei cronisti televisivi, attraverso un gioco creativo del dentro/fuori, forniranno al pubblico notizie inerenti ad ogni genere di violenze sulle donne. Lo spettacolo si muove fra la cronaca e le statistiche date dai moderatori e il vissuto delle vittime e dei loro carnefici. La scena e' essenziale e si trasforma di volta in volta.
Note di regia: La violenza sulle donne sembra non avere tempo né confini. Non risparmia nessuna nazione. Non conosce differenze socio-culturali o di classe. Lo spettacolo ispirato a fatti di cronaca, affronta agghiaccianti storie di donne uccise, stuprate, ingannate, imprigionate in se stesse, violentate nel corpo e nell’anima. Nasce dal costante bisogno di tenere alto l’allarme su questi temi, non si può alzare la guardia solo quando un’altra vita viene spezzata per poi ritornare all’indifferenza peggio alla rassegnazione. Dove c’e' una donna un carnefice può farsi avanti, quindi prima o poi potrebbe toccare ad ognuno di noi. E' essenziale coinvolgere gli uomini nel cambiamento culturale per affrontare le radici della violenza di genere e promuovere relazioni rispettose e consapevoli.
Lo spettacolo racconta sei vite spezzate in sei mostruosita' diverse. Entrera' nella vita delle vittime e dei loro carnefici, svelando i loro lati più intimi, portando alla luce i troppi - amori bugiardi e malati -, le tante - mascolinità tossiche -.
Virgilio, che tutto sa e tutto vede, ripercorrera' le loro vite in un’analisi di - coscienza collettiva -, dal loro presente/passato, al loro qui ed ora, giungendo in fine ad un presente/futuro.
La storia di Kismayo attraverserà gli abusi sui minori, infibulazione, lapidazione. Un adolescente Somala che scappa dai suoi carnefici.
Quella di Alida ci porta fra le mura domestiche, violenza fisica e sessuale. Una giovanissima mamma innamorata del marito, con una bambina e in attesa di un altro figlio, che malgrado la durezza della vita insegue la normalità. Nessuno puo' mai essere -Obbligato ad amare-.
Con Azra, riapriremo vecchie e nuove ferite; stupri di massa, violenze etnico/religiose. Una mamma e una figlia a confronto con la crudeltà della vita.
Eccoci alla violenza psicologica. Anita è come un faro nella notte che si spegne lentamente.
Ma gli orrori non finiscono e Chiara, riportandoci fra le mura domestiche subira' tutta la brutalità della Violenza fisica. Una ricca donna borghese, brillante e intelligente con la sola colpa di amare troppo.
Giungiamo al capolinea, rien ne va plus. Violenza di gruppo fra minori, bullismo, cyberbullismo, revenge porn. Semplicemente tre bravi ragazzi di famiglie -bene-. Una generazione di giovani che passa il tempo a guardare e scambiarsi video porno.
Usando una metafora sportiva; come un pugile assesta i suoi colpi fatali all’avversario… Lo spettacolo farà lo stesso con il suo spettatore.
Sei donne violate. Sei vittime violentate nella mente e nel corpo.
INFO: Teatro Tordinona Via degli Acquasparta 16 (RM) tel. 06.7004932
Dal 6 al 10 Marzo Ore 20:45 domenica ore 18:30
Con Maurizia Grossi, Giuseppe Oppedisano, Alexander Perotto, Mariandrea Filpo, Magda Andrzejewska, Dario De Francesco, Irene Géleng, Marco Bertes, Cristina Barbagallo, Roman Khromykh, Alessandro Ferri, Madeleine Faye, Ray Capparucci, Jacopo Bargnesi, Damiano Maj, Arianna Toso
Musiche - Roberto Fiorucci - Aiuto - Giorgia Piracci - Foto scena - Laura Camia - Assistente - Alessandro Paniccia
Ufficio Stampa: Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

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 Confessione senza assoluzione

di G. Oppedisano

- non e' l'amore a renderci pazzi, ma il non sentirsi amati -

Un denso racconto di conflitti e difficolta' nella comunicazione. La disputa tra; IO, ES e Super IO, ai quali i sentimenti non possono sfuggire. Due individui alla ricerca di se stessi, la dove finiscono le convenzioni e cominciano le fragilita' personali. Una storia costellata di momenti tragici, ironici e ferite profonde. Virginia e' una promettente e talentuosa violinista di famiglia alto borghese, abbandonata dal padre in tenera eta', al conservatorio si innamora morbosamente di un suo collega di studio, Paolo. La storia fra i due sembra proseguire bene, malgrado le loro diversita' caratteriali e comportamentali. Una sera Paolo la rifiuta in malo modo le da' uno schiaffo e scappa via. Virginia non riesce a spiegarsi questo rifiuto e si autoconvince che quella sera oltre ad essere stata picchiata è stata anche abusata. Denuncia Paolo alla polizia e lo scandalo ormai di dominio pubblico si abbatte sul conservatorio. Fin dall'inizio nessuno crede alla ragazza, anzi, la vittima sembra essere Paolo. Virginia si sente, nuovamente, abbandonata da tutti e sprofonda in una crisi depressiva. Le loro vite si dividono. Ricoverata in una clinica di salute mentale, scopre di essere incinta e questo, dopo una dura lotta con se stessa, la spinge a riprendere in mano la sua vita. Si laurea in medicina e diventa una eccellente psichiatra e psicologa, ma, lei che risolve i problemi degli altri ne ha uno enorme dentro di se' irrisolto e solo Paolo potrà sciogliere il nodo. Ritrovarlo significa dare risposte ai suoi perche' e porre fine al suo dolore. Paolo nel frattempo e' diventato un compositore di fama mondiale, ma al culmine della sua carriera abbandona il palcoscenico per una crisi personale isolandosi dal mondo. Le due vite si rincontrano perché nulla è mai realmente diviso, nulla è così come appare. Il confronto dopo piu' di 22 anni e' a dir poco vertiginoso. Due anime con due diverse visioni della vita e del mondo alla ricerca dei loro - perche'? -. La parte cosciente e logica sembra appagata, ma non ha fatto i conti con quella inconscia nella quale la linearita' razionale non ha nessun senso. Sara' proprio quest'altra parte, irrazionale, legata all’Anima, all’UNO che li renderà eterni.  

 

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Universo 25
di F. Carena
Universo 25 un mondo con vibrazioni a noi ignote.
...e se un domani dovessimo svegliarci tutti - altro - da noi? Se non ci dovesse essere piu' segnale fra - il - prima e il - dopo - nella nostra comunicazione e l'allineamento vibrazionale non fosse piu' lo stesso e dovessimo imparare di nuovo a gestire tutta la nostra esistenza? Un condominio, in una qualsiasi città del cosiddetto mondo civilizzato, ormai attraversato da una decadenza etico-sociale, culturale e dominato da pifferai magici, volto al suo punto di non ritorno. Quattro vite sospese che si incrociano con altre vite sospese aldilà dello sguardo degli interpreti. Negri. L'invasione sembra essere compiuta i luoghi comuni si sprecano tutto cio' che e' diverso deve essere eliminato. L'equilibrio deve essere mantenuto a tutti i costi, il diritto alla vita non e' uguale per tutti. La memoria collettiva e' corta, gli individualismi prevalgono, le paure dilagano e come per magia la luce si spegne, la penombra diventa buio, la sopravvivenza e' messa a rischio. Ma da chi? Dio e il suo giudizio universale? L'Apocalisse? No. Dagli stessi personaggi che creano e distruggono i loro mondi, mentre la natura si sforza con la sua perfezione di ricordargli che la vita e' meravigliosa, il sole si alzera', splendera', tramontera' come ogni giorno. Ma - l'essere UNO -, sfugge ai nostri protagonisti, presi dalle loro piccolezze quotidiane. Se l'unione fa la forza, la divisione: isola, indebolisce, impoverisce, impaurisce, distrugge. L'autrice conduce i suoi personaggi in labirinti mentali illusori. Da una morale di distruzione ad un menefreghismo latente, da un attivismo senza remore ad una ipocrisia consapevole, da una religiosita' bigotta e strumentale ad una fragilita' di maniera. i ambiscono ad un - dopo - diverso. L'abilita' dell'autrice, conduce i protagonisti in recessi inquietanti della mente, le visioni si susseguono in mondi paralleli, la trasformazione avviene in un’unica realta' che prende forma nella mente dei personaggi, conducendoli, con maestria, ad un epilogo inaspettato. Pillola rossa o pillola blu?

 

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lungo 3,45 - breve 1,44

 

 

 

L'Amante
di H. Pinter
- Amor condusse noi ad una morte. Caina attende chi a vita ci spense - diceva il sommo poeta.
L'Amore e' eterno? - Amor, ch'a nullo amato amar perdona? - Ad ognuno di voi la risposta. L'animo umano riserva sempre delle sorprese. E' qui che Pinter, come suo solito ci conduce all'Essenza. Sarah e Richard sono una tranquilla coppia borghese annoiata. Marito e moglie in crisi, nella loro unione - finche' morte non li separera' - la routine, la noia, la stanchezza del rapporto, l'assenza di complicita', meccanismi codificati e ripetitivi, la fanno da padrone. E quando irrimediabilmente si giunge al - Trionfo della menzogna dell'Amore - tocca correre ai ripari. Pinter diceva: La vita di ognuno di noi è sempre minacciata ed incerta. Viviamo nella repressione e fingiamo di vivere nella liberta'. La psicologia della vita coniugale fa intravede l'abisso, cosi' veniamo condotti alla apparente risoluzione dei loro problemi, attraverso un delicato, pericoloso, labile e raffinatissimo gioco di ruolo. Da un clima di tranquilla rispettabilita' si passa a un senso di inquietudine, di falsita' con feroce ironia, a far esplodere le contraddizioni della loro ipocrita normalita'. Due coniugi costretti a reinventare il proprio rapporto, ma come - fingendo che vada tutto bene? … - uno scambio di coppie per rinvigorire il rapporto? - … - farsi l'amante? - Perche' no. Sarah ha un amante, mentre Richard frequenta una puttana. Problema risolto. Ma è proprio cosi? Inaspettato il finale.

 

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Couples
di H. Pinter e G. Oppedisano
Due atti unici che ci portano a riflettere sulla vita e la morte; luci e ombre che si lasciano intravedere, ma che non si svelano mai. Il dubbio, l'enigma è d'obbligo. - Couples-Killers - ; chi resta e chi va. Siamo Noi che scegliamo liberamente nella vita, o abbiamo sempre delegato ad - altri - o al - caso - le scelte? Gli altri, ma chi sono gli altri, in -ashes to ashes - i personaggi si rincorrono a identificare l'altro; chi sono realmente, Rebecca e Devlin, amici, amanti, complici, - altri -. Gli stessi interrogativi vengono posti nella seconda parte dello spettacolo con - The date -; e' il caso, che permette l'incontro tra i due protagonisti, Zoe e Lui, l'uomo senza nome? … E perché proprio - Lui - e non un - altro -. Anime che si incontrano per poi scontrarsi, semplicemente Couples. Nulla è buono o cattivo, a renderlo tale è il pensiero di ognuno di noi. La mente puo' fare di un inferno un cielo e di un cielo un inferno. Meglio "restare o andare, capire o sentire?" A voi la scelta. Buon divertimento.

 

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