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![]() Una famiglia in frantumi. Un uomo che ha smarrito se stesso. Un killer che lo costringe a guardarsi dentro. Marco, distrutto dalla ludopatia, e' precipitato in un abisso di debiti e vergogna. Per salvare la sua famiglia ha chiamato un killer che dovra' ucciderlo. Ma qualcosa non torna: Sophia, il killer, arriva prima del previsto, sa troppo, parla come lui. Chi è davvero? - La giusta punizione per un codardo?...- Il salotto di casa diventa un tribunale della coscienza: Marco e' insieme imputato e giudice, vittima e carnefice. Il linguaggio scenico alterna realismo e astrazione. Ogni minimo gesto diventa rivelatore, ogni pausa rivela una crepa dell'anima, ogni parola pesa come una sentenza. La posta in gioco non e' piu' il denaro, ma il senso della vita. Un dramma esistenziale e poetico che parla di noi, delle scelte che ci definiscono, dei rimorsi che ci consumano, delle paure che ci abitano. Un viaggio nella coscienza, dove il nemico non e' fuori, ma dentro. Il gioco diventa metafora dell'esistenza stessa, una scommessa continua tra cio' che siamo e cio' che fingiamo di essere. Sophia incarna il lato oscuro della mente; razionale, spietata, ma anche necessaria. In lei convivono la fine e la rinascita. Marco e' il volto di chi ha - giocato - con il destino, l'amore, la verita' e ora si trova di fronte al prezzo della propria illusione. Giulia ed Elena, sono il cuore invisibile della storia: ferite ma non perdute, custodi silenziose di una speranza fragile. La loro assenza e' presenza, il loro amore la possibilità di un ultimo perdono. Nel buio finale, una domanda resta sospesa come un respiro collettivo: - Abbiamo vissuto la vita… o ci siamo fatti consumare da essa? - |
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![]() - non e' l'amore a renderci pazzi, ma il non sentirsi amati - Un denso racconto di conflitti e difficolta' nella comunicazione. La disputa tra; IO, ES e Super IO, ai quali i sentimenti non possono sfuggire. Due individui alla ricerca di se stessi, la dove finiscono le convenzioni e cominciano le fragilita' personali. Una storia costellata di momenti tragici, ironici e ferite profonde. Virginia e' una promettente e talentuosa violinista, abbandonata dal padre in tenera eta', al conservatorio si innamora morbosamente di un suo collega di studio, Paolo. Una sera Paolo la rifiuta in malo modo le da' uno schiaffo e scappa via. Virginia denuncia Paolo alla polizia, per violenza e lo scandalo ormai di dominio pubblico si abbatte sul conservatorio. Fin dall'inizio nessuno crede alla ragazza ce sprofonda in una crisi depressiva. La madre la ricovera in una clinica di salute mentale. Le loro vite si dividono. Dopo una dura lotta con se stessa, riprende in mano la sua vita. Ritrovare Paolo significa dare risposte ai suoi perche' e porre fine al suo dolore. Paolo nel frattempo e' diventato un compositore di fama mondiale, ma al culmine della sua carriera abbandona il palcoscenico per una crisi personale isolandosi dal mondo. Le due vite si rincontrano perche' nulla e' mai realmente diviso, nulla e' cosi' come appare. Il confronto dopo piu' di 22 anni e' a dir poco vertiginoso. Due anime con due diverse visioni della vita e del mondo alla ricerca dei loro perche'? La parte cosciente e logica sembra appagata, ma non ha fatto i conti con quella inconscia nella quale la linearita' razionale non ha nessun senso. Sara' proprio quest'altra parte, irrazionale, legata - all'Anima-, - all'UNO- che li rendera' eterni.
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![]() Finche' morte non ci separi?...- La Menzogna dell'Amore - di G. Oppedisano Debutta in prima assoluta al Teatro Tordinona, dal 6 al 10 marzo,
-Finche' morte non ci separi?- (La menzogna dell’Amore), spettacolo scritto e diretto da Giuseppe Oppedisano, che ci conduce nelle dinamiche che portano al femminicidio e alla violenza sulle donne attraverso la riscrittura teatrale di storie realmente accadute.
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Universo 25
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L'Amante
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